La quantità di Colesterolo nel sangue , è un ago della bilancia , da tenere sempre sotto controllo , è una sentinella che ci allerta del rischio cardiovascolare a cui potremmo andare incontro , in pratica è il livello dei grassi presenti e veicolati nel sangue.
Può dipendere da cattive abitudini alimentari oppure da fattori genetici e familiari , dobbiamo esaminare tale tasso in modo abbastanza periodico per prevenire infarti ed ictus , sono semplici esami del sangue , viene misurato il colesterolo totale e le percentuali di LDL e HDL , il colesterolo LDL deve essere inferiore a 100 mg/dl (milligrammo . decilitro ) , ma questo non basta , per avere un quadro preciso , dobbiamo prendere in considerazione il totale complessivo del colesterolo , e se ci fossero altri fattori di rischio come obesità ed ipertensione , il valore considerato normale potrebbe anche essere inferiore.
Parliamo sempre di colesterolo buono e cattivo , diciamo che è un concetto che viene semplificato per farlo capire meglio, ma non è proprio così , viene misurato il colesterolo nel suo totale , e la componente LDL, quello che porta il colesterolo verso le arterie che crea maggiori problemi , responsabile della loro ostruzione , e conseguente formazione di placche aterosclerotiche , poi per differenza , si calcola la componente HDL , è la parte che dalle arterie porta il colesterolo al fegato che agisce da “ Spazzino “ .
La prima quota LDL come abbiamo già accennato deve essere inferiore a 100 mg/dl , di conseguenza la quota della seconda componente dovrebbe essere elevata diciamo intorno a 900 mg/dl , se invece è troppo bassa non va bene , perché significa che la funzione di trasporto del colesterolo al fegato non viene svolta correttamente , in pratica una parte rimane attaccata alle arterie e non viene espulsa o metabolizzata dal Fegato.
Confrontiamo un esito di esame diagnostico fuori dalla norma , molti fattori di rischio dipendono dalla condizione dell’individuo e di quanto i valori sono fuori dalla norma. Di solito per alterazioni non elevate si agisce non con una terapia , ma cercando di incidere sulle abitudini quotidiane.
Esempio , se il risultato è 270 per il colesterolo totale , si invita il paziente a seguire una dieta povera di dolci , grassi , formaggi e proponiamo di fare attività fisica , però se la situazione non migliora nel giro di 3-4 mesi viene proposta una terapia farmacologica , valutando sempre il fattore rischio , controllando ad esempio il valore della pressione che cambia da uomo-donna .
La terapia farmacologica prevede l’uso di una classe di farmaci , le statine , che agiscono inibendo l’enzima che produce il colesterolo , come tutte le terapie anche questa può dare effetti collaterali , esempio alterazioni della funzione epatica , ed occorre sempre monitorare il paziente quando assume determinati farmaci.
Comunque non allarmiamoci , mai troppo, il colesterolo in sè e per sé , non è mai cattivo , esso costituisce , la struttura di alcuni importanti ormoni , compresi quelli sessuali , come il testosterone e gli estrogeni , oltre ad essere uno dei componenti più importanti delle membrane cellulari. L’organismo umano produce tutto il colesterolo di cui ha bisogno , anche quando l’alimentazione ne fosse carente.
Tre quarti di quello presente nel sangue, sono in realtà prodotti dal nostro organismo , che fra l’altro è dotato di sensibilissimi meccanismi di supervisione che , per così dire , avvertono il fegato circa la necessità di aumentare o ridurne la produzione , anche il grasso di per sé non è cattivo , in media ne abbiamo bisogno circa 14 gr. al giorno , per tutte le funzioni essenziali , il problema è che la nostra dieta è troppo ricca di grassi , sia saturi che insaturi , chiaramente coloro che fanno alzare il colesterolo in modo esponenziale sono quelli saturi , tipo burro, margarina , grasso animale e latticini , mentre i grassi monoinsaturi e polinsaturi , non fanno aumentare il colesterolo nel sangue , tipo l’olio extra vergine di oliva.
Altro fattore da tenere sotto controllo sono i Trigliceridi , sono sostanze trasportate dal Fegato alla periferia da particelle chiamate VLDL ed i loro livelli nel sangue devono essere inferiori a 150 mg/dl . Concentrazioni diverse dalla norma non vanno sottovalutate anche se rispetto al colesterolo , i trigliceridi hanno una relazione meno stretta con il rischio cardiovascolare.
Recentemente sono stati scoperti altre 3 potenziali parametri , che si chiamano APO A e APOB e PCR . Sembra infatti che i livelli lipoproteina A e B e di proteina C reattiva , abbiamo una relazione ancora più stretta con il rischio cardiovascolare . Anche se la misura del loro dosaggio nel sangue ancora non è divenuta una pratica standardizzata , se ne stanno studiando le implicazioni per il futuro.