Crisi di coppia dopo la nascita di un figlio: cause e rimedi


La nascita del primo figlio è un evento straordinario per una coppia, spesso la realizzazione di un sogno e di un desiderio coltivato per lungo tempo. Nonostante questo, però, si tratta anche di momento di svolta importante che modifica in modo sensibile la vita a due. All’improvviso, ci si ritrova a essere padre e madre, con obblighi, responsabilità e nuovi ritmi, modellati sulle esigenze del bambino.

La retorica del lieto evento tanto atteso si scontra con una realtà più complessa di quel che si è abituati a pensare e raccontare. Diventare genitori non è affatto qualcosa di semplice e, spesso, questa delicata fase di passaggio può mettere in crisi una coppia. È un momento di profonda difficoltà per i partner, che vedono spezzato l’equilibrio sul quale si è tenuta la relazione fino a quel momento.

Come cambia la relazione quando nasce un bambino

Nel momento in cui si diventa genitori, anche le coppie più rodate sono messe alla prova. Tutto cambia, nulla può più essere esattamente come prima. Il neonato è una creatura piccola e indifesa, che dipende totalmente dai genitori per poter sopravvivere. Ha bisogno di essere sfamato, curato, accudito, protetto e consolato perché non è in grado di occuparsi di sé stesso. Tutto questo, naturalmente, implica un enorme investimento di energie e di tempo, di risorse materiali e affettive. La coppia non può fare altro che adattarsi a ritmi nuovi, dovendo fare spazio a questa nuova vita che reclama affetto e attenzioni costanti.

Le vecchie abitudini devono essere messe da parte per acquisirne di nuove.

È inevitabile che anche la relazione di coppia debba andare incontro a una trasformazione per trovare un equilibrio nuovo. Si devono riorganizzare rapporti, compiti e funzioni. I due partner ora devono assumere un nuovo ruolo, quello di genitori, di padre e madre.

La difficoltà di essere in tre: padre, madre e bambino

I primi mesi dopo la nascita del bambino sono quelli più difficili, un vero e proprio momento di transizione. Spesso, i partner hanno difficoltà nell’accettare il ruolo di genitori senza trascurare il proprio compagno o compagna. Una delle situazioni più comuni è quella in cui la madre si dedica totalmente al bambino, accudendolo sul piano fisico ed emotivo ed escludendo da questo rapporto privilegiato il padre.

Il compagno può cominciare a sentirsi messo da parte e a guardare il figlio quasi come un rivale, che assorbe completamente le attenzioni della compagna. Possono generarsi sentimenti di gelosia e un senso di inadeguatezza rispetto al proprio ruolo. La dimensione romantico-erotica e quella di complicità lasciano troppo spazio alla dimensione del supporto tanto che il marito o compagno si ritrova dall’essere amico e amante a un semplice sostegno. Tutto questo ha serie ripercussioni sulla qualità della relazione e sull’intimità, generando una crisi di coppia.

Per fuggire da questa trappola è importante che la coppia lavori in sinergia e che i due partner possano sostenersi a vicenda, rendendosi intercambiabili nella cura del figlio. Il neo papà deve poter entrare in relazione con il bambino, cambiargli il pannolino, cullarlo, dargli il biberon, rispondere alle sue esigenze con attenzione e amorevolezza. In questo modo, la coppia può ritrovare la propria complicità anche nella nuova dimensione familiare.

Essere genitori continuando a essere coppia

Fondamentale è anche che la coppia possa ritagliarsi dei momenti per sé. Quando si diventa genitori, spesso ci si dimentica di essere anche uomini e donne, partner di una relazione a due che non dovrebbe scomparire. Dopo l’arrivo di un bambino, molte coppie trovano difficile continuare ad avere una normale vita sessuale. Nella donna, i cambiamenti ormonali e fisici legati al parto inducono un fisiologico calo del desiderio. Il corpo è stato sottoposto a un forte stress, ci vuole tempo perché possa riacquisire la piena funzionalità, anche a causa del basso livello di estrogeni che causa secchezza vaginale e quindi dolore all’atto della penetrazione. Inoltre, c’è anche una componente psicologica che influisce sulla predisposizione ad avere rapporti col partner.

La gravidanza ha trasformato il corpo e la donna può sentirsi a disagio, meno attraente e sensuale per il compagno.

Anche per l’uomo avere un figlio può condizionare profondamente la vita erotica e le pulsioni sessuali. Ciò deriva, dal punto di vista biologico, da una riduzione del testosterone in circolo, e dal punto di vista psicologico ed emotivo dai cambiamenti nella relazione, dalla sensazione di essere trascurato o respinto, dal venir meno della complicità, dalla tendenza a vedere la propria compagna più come madre che come amante. L’uomo può anche arrivare a soffrire di diversi disturbi come la disfunzione erettile o l’eiaculazione precoce.

Riattivare il desiderio è fondamentale per scongiurare una crisi che deriva dalla frustrazione e dalla mancanza di appagamento reciproco. È importante ritrovarsi e riaccendere piano piano l’attrazione, che è parte integrante del rapporto, concedendosi del tempo per sé stessi e come coppia. Carezze, coccole, baci e vicinanza fisica sono le prime manifestazioni di intimità.

Uscire a cena una volta ogni tanto, delegando la cura del bambino ai nonni o a un’altra persona di fiducia, fare un bagno caldo insieme, dedicarsi piccole attenzioni, sono tutti accorgimenti che danno nuova linfa vitale all’intimità di coppia. CI vogliono pazienza e attenzione, capacità di ascolto dell’altro e delle sue esigenze.

Come evitare la crisi di coppia alla nascita di un figlio

Diventare genitori è un evento dirompente, che scompagina equilibri e spesso fa crollare certezze e punti di riferimento. Per questo, onde evitare che un evento lieto e atteso diventi il detonatore di una crisi di coppia è sempre opportuno prepararsi con cura, arrivare preparati alla nascita del bambino. Un percorso di parent training e di sostegno alla genitorialità con uno psicologo o un terapeuta esperto, consente di fare prevenzione e di dare ai due partner che scelgono di avere un figlio insieme le informazioni e gli strumenti di cui hanno bisogno per affrontare insieme la nuova realtà a cui vanno incontro.