Eiaculazione precoce: quali sono i rimedi? La risposta del sessuologo

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L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale più comune tra gli uomini. Secondo recenti studi colpisce circa il 25-40% degli uomini. Quando il disturbo non è di natura medica, il ricorso alla psicoterapia può in molti casi risolvere il problema. Come sostiene sul suo sito il Dott. Francesco Battista sessuologo operante a Roma (www.francesco-battista-sessuologo.it), i primi risultati possono aversi già dopo i primi 3 mesi di terapia.

Cos’è l’eiaculazione precoce

Il DMS (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) definisce l’eiaculazione precoce come il disturbo caratterizzato da “una persistente e ricorrente insorgenza dell’orgasmo e dell’eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante o subito dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri”. Semplificando la descrizione fornita dunque l’uomo eiacula prima di quando desiderebbe e ciò comporta scarso appagamento sessuale sia proprio che del/della partner.

Riportare la definizione del DMS è fondamentale per circoscrivere i reali soggetti che soffrono di EP e fare chiarezza sul disturbo. Di definizioni infatti se ne trovano molteplici online, ma è bene ricordare che l’unica fonte attendibile in questo caso è il DMS. Una disfunzionalità occasionale, se superata, non è da considerarsi un disturbo. E’ possibile che si verifichino situazioni di precocità sessuale: per un ragazzo alle prime armi, per un adulto dopo lunghi periodi di astinenza o nuovi rapporti in seguito a separazioni conflittuali.

Questi casi non devono destare preoccupazioni e la maggior parte delle volte si risolvono da sé. Si tratta invece di disturbo di eiaculazione precoce quando sono presenti i tre parametri fondamentali esposti dal DMS: la persistenza e la ricorrenza, brevità della stimolazione necessaria affinché si presenti l’eiaculazione e frustazione per il fatto che si vorrebbe posticipare l’eiaculazione ma non si riesce.

I sentimenti provati da chi soffre di EP sono vergogna, timore, umiliazione e un forte senso di inadeguatezza che spesso sono rinforzati dal/dalla partner con conseguenze dolorose per entrambi i soggetti coinvolti. Il rapporto sessuale che solitamente è considerato come un’attività condivisa e fonte di piacere diviene un vero e proprio calvario difficile da sopportare.

Tipologie di eiaculazione precoce

Quali sono le tipologie di eiaculazione precoce?

  • Generalizzato: l’eiaculazione precoce è presente in modo costante e al variare dei/delle partner;
  • Situazionale: l’eiaculazione precoce è presente con un solo partner o in determinate circostanze;
  • Permanente: il problema è presente da sempre;
  • Acquisito: il disturbo si presenta dopo un periodo in cui l’eiaculazione è regolarmente avvenuta in tempi più lunghi

Cause dell’eiaculazione precoce

In primo luogo è opportuno escludere la possibilità che siano presenti delle cause mediche come ad esempio anomalie anatomiche del frenulo, stati infiammatori, uretriti, vescicoliti, prostatiti etc. Nell’eiaculazione precoce spesso è stato riscontrato che la principale causa è di tipo psicologico. Gli autori che hanno indagato le cause psicogene sono molti, tra questi gli studi maggiormente seguiti sono quelli della dottoressa Helen S. Kaplan.

Quest’ultima sostiene che la maggioranza dei soggetti che soffrono del disturbo di eiaculazione precoce vivono diversi conflitti di tipo interiore che alterano la cognizione sensitiva sensuale che a sua volta ha come principale conseguenza la perdita del controllo volontario dell’eiaculazione.

Tra le principali cause psicologiche dell’eiaculazione precoce si annoverano:
prime esperienze sessuali connotate da nervosismo e rapidità
una bassa frequenza e/o una scarsa esperienza dell’attività sessuale
difficile nel gestire la novità del rapporto
problematiche inerenti il controllo e l’intimità
alti livelli di ansia: l’uomo durante il rapporto sessuale si deconcentra focalizzando l’attenzione su pensieri in merito alla perfomance, l’adeguatezza sessuale.

Ciò impedisce allo stesso di monitorare il proprio livello di attivazione e di percepire la sensazione che precede e segnala l’eiaculazione. L’ansia inoltre gioca un ruolo importante anche sull’attivazione del sistema ortosimpatico che è il responsabile della fase di emissione dell’eiaculazione
stress esterni: preoccupazioni derivanti dalle proprie condizioni economiche, problemi inerenti la salute, dolore per la perdita di una persona cara, la situazione lavorativa etc
stress interni: scaturiti dal modo di pensare ed interpretare le situazioni, mancanza di problem solving che impedisce di trovare soluzioni adeguate, influenza dello stress sul sistema ormonale.

Rimedi all’eiaculazione precoce

Il trattamento dell’eiaculazione precoce ha un approccio diverso a seconda delle cause. Se il problema non è di natura organica la psicoterapia rappresenta il miglior rimedio al disturbo. La terapia cognitivo-comportamentale è tra le più utilizzate per il trattamento dei disturbi sessuali e sembra essere la migliore in termini di risultati. In particolare l’approccio utilizzato è quello della Terapia Mansionale Integrata (TMI). Si tratta di una terapia generalmente breve e strategica che mediante l’utilizzo di esercizi e compiti da fare da soli o in coppia mira a modificare comportamenti, emozioni e credenze sulla sua sessualità.

Si interviene su 4 aree specifiche coinvolte nella sessualità: conoscenza di sè, conoscenza di sè con l’altro, la conoscenza del proprio piacere e dei propri vissuto e la conoscenza dell’intimità di coppia.
Quanto tempo dura la cura? La durata media di una TMI è di circa 3 mesi. In un lasso di tempo relativamente breve il soggetto che soffre di disturbo di eiaculazione precoce o la coppia avrà modo di imparare a gestire la problematica e cosa ancora più importante a mantenere i risultati conseguiti nel tempo riducendo dunque il rischio di ricadute.