Lo Stress, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, è il male del nostro secolo. Esiste persino una giornata dedicata alla consapevolezza dello stress: è il 7 novembre e in quell’occasione gli esperti cercano di sensibilizzare sul problema dello stress e delle sue conseguenze a lungo termine, dando consigli utili per superare il disagio che ne deriva. Stando a una statistica del 2018 elaborata da Assosalute riportata da Ansa.it, 9 italiani su 10 dicono di aver sofferto di disturbi legati allo stress, con un’incidenza maggiore nelle donne.
Un dato preoccupante.
Anche scorrendo le pagine dei giornali dell’ultimo periodo, si leggono notizie che dipingono un quadro piuttosto fosco. La pandemia da Coronavirus, il lockdown, la crisi economica che deriva dalla situazione che stiamo tutti vivendo, accenta ulteriormente lo stress. C’è chi vive l’isolamento in casa, chi deve affrontare il lutto per la perdita degli affetti, chi ha perduto il lavoro e non sa come mantenere la propria famiglia. In un articolo di Repubblica del 26 novembre 2020, si evidenzia come l’impatto sulla salute mentale delle persone sia terribile.
Ma per parlare di stress e delle sue conseguenze sul nostro corpo e sulla nostra salute, forse è il caso di fare un passo indietro e partire da una domanda fondamentale: cos’è lo stress?
Cos’è davvero lo stress
Lo stress può essere definito come la risposta naturale del nostro organismo, della mente come del corpo, a una serie di stimoli più o meno violenti, di varia natura.
Il primo a introdurre il termine stress in medicina è l’austriaco Hans Seyle, che prende in prestito una parola solitamente utilizzata nell’ambito della fisica. Lo stress, in quel caso, indica la pressione a cui è sottoposto un qualsiasi materiale che, di solito, reagisce in qualche modo, deformandosi o, magari, rompendosi. Tutto dipende da quanto è forte la sollecitazione e da quanto quello specifico materiale può adattarsi alla situazione.
La stessa cosa accade per l’essere umano.
Seyle stesso afferma che “lo stress è la risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica sia psicologica, cui sia sottoposto”.
In base a questa definizione è evidente che lo stress non è nocivo di per sé, anzi. Una certa quantità di stress è necessario e funzionale. Tanto che si distingue tra due diversi tipi di stress: l’eustress e il distress.
Quando ci troviamo di fronte una sfida o una nuova opportunità, è inevitabile che percepiamo su di noi una certa pressione. Ci sentiamo stressati ma quello stress è un motore, qualcosa che fa leva sulla nostra motivazione, aumenta la nostra volontà e concentrazione per consentirci di raggiungere un obiettivo, un traguardo per noi ambito.
In un caso come questo parliamo di eustress.
Esempi di eustress? Quello che proviamo quando lavoriamo fino a tardi a un progetto che ci appassiona e per il quale siamo disposti a investire tante energie. O anche quando giochiamo al nostro sport preferito, corriamo e sudiamo, stancandoci tanto. O ancora la tensione nervosa mista a eccitazione che avvertiamo quando stiamo per avere il nostro primo appuntamento.
Lo stress buono ci mantiene attivi, allena le nostre capacità di adattamento, ci fa sentire vivi.
Ma quando lo stress a cui siamo sottoposti è troppo intenso o prolungato nel tempo, allora si rivela nocivo. In questo caso si parla di distress. Pensiamo, per esempio, a lunghi periodi di lavoro intenso che non vengono intervallati dalla giusta quantità di relax e riposo. Ma anche a situazioni spiacevoli in cui ci si ritrova all’improvviso: un lutto inaspettato, la notizia che un caro soffre di una particolare malattia, un licenziamento, la necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico.
Conseguenze negative dello stress sul nostro corpo
Diversi studi dimostrano che un eccessivo carico di stress influisce sulla nostra salute in modo negativo.
Secondo diverse ricerche, lo stress cronico ci predispone all’aumento di peso e all’obesità. Chi soffre di stress, infatti, manifesta una maggiore tendenza ad assumere cibi ricchi di grassi e zuccheri, un tipo di alimenti che danno soddisfazione immediata.
È il cosiddetto comfort food che dà una sensazione di appagamento e che sembra alleviare la tensione accumulata.
Pensiamoci. Quante volte, rientrando da una lunga giornata di lavoro, stanchi e affamati, preferiamo ordinare qualcosa o magari tirare fuori dal frizer un pasto precotto goloso anziché metterci ai fornelli per cucinare un pasto equilibrato? Tutto questo non dipende tanto dalla pigrizia o dalla mancanza di autocontrollo. È un comportamento che deriva dal nostro sistema di gratificazione interno. Consumare cibo attiva una risposta di ricompensa e gratificazione che ha a che fare con la produzione di dopamina, un ormone che serve a contrastare gli effetti negativi dello stress.
Altri studi evidenziano come lo stress incida sulle nostre difese immunitarie, indebolendoci ed esponendoci maggiormente ad alcune malattie come l’influenza. Lo stress cronico, infatti, altera il numero e il tipo di globuli bianchi presenti nel sangue e la quantità e qualità delle sostanze che quei globuli bianchi sono in grado di produrre. Inoltre, provoca un’alterazione della composizione delle popolazioni batteriche naturalmente presenti nel corpo, in particolare della flora batterica intestinale. È come se lo stress sollecitasse in modo eccessivo il nostro corpo, chiedendogli uno sforzo che non è in grado di sostenere tanto a lungo.
Anche la salute del nostro cuore è a rischio quando soffriamo di stress acuto o stress cronico. Questo tipo di condizione, infatti, ha un effetto sulla pressione arteriosa i cui valori aumentano in modo preoccupante, con un effetto diretto sul rischio cardiovascolare.
Altre conseguenze negative legate allo stress possono essere i disturbi psicosomatici, che investono l’intero organismo. Lo stress, infatti, causa uno stato di iper-attivazione e sollecitazione continua, una tensione che non viene scaricata e che trova in diversi organi dei bersagli. Tra i tanti disturbi psicosomatici derivati dallo stress ci sono:
- malattie psicosomatiche legate al tratto gastro intestinale (colon irritabile, sindrome di Chron, ulcera duodenale, coliti ulcerose)
- malattie psicosomatiche legate al sistema cardiovascolare (cefalea emicranica, ipertensione arteriosa essenziale, nevrosi cardiaca)
- malattie psicosomatiche della pelle (psoriasi, dermatosi, dermatiti atopica)
- malattie psicosomatiche del sistema respiratorio (dispnea iperventilatoria)
- malattie psicosomatiche del sistema muscolo-scheletrico (torcicollo,
Cosa fare quando soffri di stress
Quando si ha a che fare con lo stress, come abbiamo visto, non c’è troppo da scherzare. Le conseguenze per la nostra salute e per il benessere psico-fisico in generale possono essere anche piuttosto serie.
Esistono una serie di rimedi naturali che possono essere messi in campo per allievare lo stress e cercare di ritrovare l’equilibrio. Un esempio? Fare una lunga passeggiata nella natura. Venti minuti di camminata nel verde, in un parco pubblico, in un bosco, nel proprio giardino aiutano a ridurre in modo significativo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nel sangue.
Anche praticare lo yoga perché ci consente di concentrarci su noi stessi, di prenderci cura di noi stessi, dedicandoci del tempo che ci sottrae a quella trottola impazzita che è la nostra vita tra mille impegni e responsabilità. Lo yoga ci insegna a respirare nel modo corretto, a riprendere confidenza con il nostro corpo e con il nostro mondo interiore, a spegnere quel che abbiamo intorno.
Un’idea valida potrebbe essere anche quella di seguire un corso o un seminario sulla gestione dello stress, come quelli proposti dal dottor Manuel Marco Mancini, psicologo con studio a Roma Eur. Solitamente si tratta di corsi brevi nel corso dei quali uno psicologo formato trasferisce una serie di informazioni fondamentali per comprendere la vera natura dello stress e i suoi meccanismi fisiologici di base, insegna a riconoscere i segnali dello stress in sé stessi e negli altri e illustra una serie di tecniche per riuscire a gestire lo stress in modo efficace, in modo da ritrovare il benessere.