Tecniche di fecondazione assistita di ultima generazione: una nuova speranza per le coppie desiderose di un figlio


Ci sono tante coppie che vorrebbero avere un figlio ma non posso. D’altronde, il desiderio di maternità è un richiamo a cui è difficile resistere. Con il numero di coppie che tenta di concepire in modo naturale in continuo aumento, la procreazione medicalmente assistita rappresenta oggi una mano tesa verso quel desiderio di maternità, sempre più difficile da raggiungere.

Adesso, per le coppie con problemi di fertilità, la fecondazione assistita o artificiale offre loro una nuova speranza, grazie soprattutto alle tecniche di ultima generazione. Andiamo a conoscerle da vicino.

Fecondazione assistita in Italia: un Paese di mamme in attesa

Prima di parlare delle tecniche di fecondazione assistita di ultima generazione, una piccola parentesi sulla situazione in Italia.

Nel nostro Paese, la fecondazione assistita omologa ha superato il test della realtà ed è perfettamente legale, mentre la tecnica eterologa è ora permessa solo in casi di infertilità irreversibili. Quindi, la fecondazione omologa ed eterologa sono oggi praticabili in Italia, ma con alcune restrizioni. Ecco perché molte donne si rivolgono a strutture all’estero. Ad esempio, a Marbella presso la Ovoclinic è possibile effettuare trattamenti di fecondazione assistita di qualsiasi tipologia e senza restrizioni.

Inseminazione artificiale

Il primo livello di procreazione assistita è dominato dall’inseminazione artificiale, tecnicamente nota come inseminazione intrauterina. Il seme maschile, dopo essere stato trattato in laboratorio, viene inserito direttamente nell’utero della donna. L’inseminazione avviene utilizzando gameti della coppia (tecnica omologa) oppure tramite la donazione da parte di terzi (tecnica eterologa). L’inseminazione artificiale è la tecnica sicuramente più semplice di fecondazione assistita.

Se il livello uno non risolve, si passa al secondo e al terzo. Qui entrano in campo tecniche più complesse come la FIVET e la ICSI. La FIVET comporta la fecondazione degli ovuli prelevati in laboratorio, per poi reimpiantare gli embrioni fecondati nell’utero. L’ICSI, dal canto suo, prevede l’iniezione diretta di un singolo spermatozoo nell’ovulo con una micro-pipetta. Anche se queste tecniche richiedono più impegno e maggiore quantità di anestesista, entrambe offrono soluzioni avanzate per chi ha seri problemi di fertilità.

Un approfondimento della FIVET

La FIVET (Fecondazione In Vitro con Trasferimento dell’Embrione) è una delle tecniche maestre della fecondazione assistita. Dopo la stimolazione ovarica, gli ovuli vengono prelevati e inseminati in laboratorio. Gli embrioni creati sono poi trasferiti nell’utero. Per chi è disposto a sopportare 14 giorni di punture quotidiane e leggere anestesie per il prelievo, la FIVET rappresenta la soluzione migliore perché offre la concreta chance di gravidanza, anche se richiede un’impegnativa preparazione medica.

I costi? Tra preparazioni, farmaci e interventi, i costi della fecondazione assistita possono raggiungere cifre elevate. La FIVET, ad esempio, può oscillare fra i 4.000 e i 6.000 euro e oltre. Per alcuni trattamenti più complicati o per le procedure eterologhe, il costo potrebbe essere ancora più alto.

Speranze e soluzioni

Alla fine dei conti, ogni tecnica di fecondazione assistita offre speranze e soluzioni a chi le cerca. La strada può essere lunga e intricata, ma con il supporto di specialisti del settore, il sogno di diventare genitori può non essere più una fantasia irraggiungibile. Affidarsi ai giusti professionisti può fare la differenza nel percorso verso la genitorialità.

Prima di prendere decisioni basate su questo articolo, è consigliabile consultare il medico.

Fonti

www.centromedicosacrocuore.it/fecondazione-assistita-guida-completa-e-domande-frequenti/