Cosa fa lo psicologo e cosa fa lo psicoterapeuta?


I non addetti ai lavori spesso confondono i due termini, ma psicologo e psicoterapeuta sono due professioni distinte, ognuna delle quali si rivolge ad un’area ben specifica. In questo articolo scopriremo differenze e analogie, e alla fine sarai in grado anche tu di distinguerli!

Cosa fa lo psicologo

Lo psicologo è un professionista della salute laureato in psicologia; per l’abilitazione è sufficiente la laurea magistrale e non occorre l’esame di stato per l’iscrizione all’albo, grazie ad un decreto legge approvato a ottobre 2021. Chi invece si ferma dopo la laurea triennale, non riceve il titolo di psicologo ma quello di dottore in tecniche psicologiche.

Pertanto, come spiega molto bene Giorgio Ioimo nel suo sito, lo psicologo non è un medico, e quindi non può prescrivere farmaci. A che serve quindi? Serve per fornire ai pazienti diagnosi, interventi, sostegni e consulenze in ambito psicologico. Naturalmente le sedute possono essere dirette ai singoli, alle coppie, a gruppi o persino a comunità. Non di rado la figura dello psicologo è sempre più ricercata anche nelle aziende, per supportare il benessere dei dipendenti e incoraggiare un clima aziendale collaborativo.

Lo psicologo lavora eseguendo una diagnosi, spesso basandosi su strumenti quali il colloquio, i questionari e i test di personalità. Promuove la consapevolezza dei modi di pensare, sentire e agire, ma non cura i disturbi psicopatologici; per quello è necessaria la psicoterapia.

Cosa fa lo psicoterapeuta

Dopo la laurea, uno psicologo può specializzarsi in psicoterapia, frequentando di una scuola di durata almeno quadriennale. Sono scuole di specializzazione o comunque riconosciute dal ministero dell’istruzione e della ricerca, all’uscita delle quali il professionista è in grado di intervenire per curare e trattare i disturbi psicologici.

Lo psicoterapeuta è quindi specializzato nella salute mentale delle persone, e utilizza tecniche di psicoterapia per compiere il suo lavoro. Come detto si può diventare psicoterapeuti dopo la laurea in psicologia, ma anche dopo la laurea in psichiatria. In questo caso il professionista è uno psicoterapeuta-medico, e non uno psicoterapeuta-psicologo, e dunque può prescrivere farmaci.

In soldoni, i pazienti vanno in psicoterapia per curare problemi emotivi, cognitivi, comportamentali o relazionali. Il professionista offre diagnosi e cura per superare le difficoltà psicologiche. Questa è proprio una delle principali differenze tra psicologo e psicoterapeuta: quest’ultimo può fare psicoterapia, ed è molto più preparato dello psicologo in tema di psicopatologie, utilizzando anche techiche studiate durante la frequentazione della scuola di specializzazione, che quindi non sono alla portata degli psicologi.

La figura dello psicoanalista

Mettiamoci dentro un’altra figura professionale: lo psicoanalista. Quest’ultimo è un “semplice” psicoterapeuta (ergo: non esistono percorsi di laurea specifici da seguire o scuole di specializzazione), ma tratta i suoi pazienti utilizzando l’approccio della psicoanalisi, che si basa sulla teoria Freudiana ed è nettamente diversa da altre forme di psicoterapia.

Tuttavia, uno psicologo non è in grado di essere anche un analista, non ne ha la formazione. Quello che è in grado di fare è dare supporto di natura psicologica su temi specifici.

E lo psichiatra?

Se ormai hai capito la differenza tra psicologo e psicoterapeuta, per confondere un po’ di più le carte in tavola ti spieghiamo anche cosa fa uno psichiatra. Tanto per cominciare, questa figura professionale (nell’ordinamento italiano) ha una laurea in medicina e chirurgia, con specializzazione in psichiatria. Non è quindi uno psicologo ma un medico, pertanto può prescrivere farmaci o psicofarmaci, e valutare esami clinici.

Questo professionista è specializzato nello studio e nella cura dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici; nel caso in cui avesse una formazione in psicoterapia, avrà il titolo di psichiatra e psicoterapeuta, ma non avrà bisogno come per gli psicologi della frequentazione quadriennale della scuola di specializzazione in psicoterapia.