Forse non ci soffermiamo a pensarci spesso, ma scelte alimentari e abitudini quotidiane possono contribuire a migliorare o peggiorare il nostro stato di salute. Nel caso delle emorroidi infiammate, ad esempio, la sedentarietà e il consumo di alcuni cibi non sono una buona combinazione. Se i cuscinetti emorroidari sono infiammati e provocano dolore, bruciore e prurito, vediamo alcune scelte alimentari consapevoli e furbe per non aggravare questa situazione.
Emorroidi, che fastidio…
La patologia emorroidaria è la manifestazione di una insufficienza venosa a carico dei vasi sanguigni rettali. I cuscinetti o gavoccioli emorroidari di per sé non costituiscono un problema, al contrario, sono fisiologicamente presenti in tutti noi e sono necessari per la continenza delle feci: se non ci fossero, non riusciremmo a trattenere correttamente le feci.
Quando si infiammano e si gonfiano, le emorroidi possono diventare patologiche e sintomatiche. Il disturbo include vari gradi di severità: i più gravi prevedono un intervento manuale, ambulatoriale o chirurgico.
Invece, per i casi più leggeri , tra i trattamenti di salute è sufficiente seguire un approccio conservativo, che prevede l’aggiustamento di alcune cattive abitudini (stress e vita sregolata fanno male alla salute). Per ridurre i sintomi sgradevoli, può essere utile un trattamento a uso locale, per ogni fase del disturbo emorroidario, come ad esempio una linea di creme per emorroidi.
Quali cibi si possono scegliere in caso di emorroidi infiammate?
Cerchiamo di inserire nella dieta questi alimenti:
- Legumi, frutta e ortaggi freschi, cereali, frutta secca, poiché sono alimenti ricchi di fibre che promuovono il fisiologico transito intestinale, soprattutto se siamo soggetti a emorroidi da stitichezza. Una piccola accortezza: è opportuno incrementare l’assunzione di fibre in modo graduale, poiché un eccesso potrebbe provocare la diarrea.
- Yogurt bianco magro, in quanto ricco di fermenti lattici, utile per equilibrare la flora batterica intestinale, specie in caso di stipsi.
- Frutti a buccia scura, come more, ribes, mirtilli, contenenti acidi grassi GLA (gamma linoleici) e antociani, dalle proprietà antinfiammatorie e protettive dei capillari.
- Verdure a foglia larga, come per esempio cavolo nero, lattuga, e ortaggi come broccoli e spinaci, poiché ricchi di vitamine A, C e ferro, utili a reintegrarne la perdita in caso di emorroidi con sangue.
- Bere acqua è fondamentale. A parte il fatto che siamo composti in gran parte da acqua, bere ci rende idratati e contribuisce ad ammorbidire il materiale fecale, agevolandone l’espulsione in caso di evacuazioni dolorose e faticose, se si soffre di stipsi. Ricordiamo di assumere più o meno un litro e mezzo di acqua al giorno, per facilitare il naturale transito intestinale.
A proposito di fibre alimentari: ecco la loro utilità
Cosa sono le fibre alimentari? Si tratta di sostanze vegetali non frammentabili da stomaco e intestino tenue, ma parzialmente o totalmente assimilate dalla microflora batterica del colon.
Anche se le fibre non hanno significati nutrizionali apprezzabili (ossia non apportano valori nutritivi), la loro funzione è importante per la nostra salute. Infatti, introdurre un equilibrato apporto di fibre contribuisce a prevenire la stipsi, promuovendo i movimenti intestinali (peristalsi) e facilitando l’eliminazione delle feci.
Gli effetti benefici delle fibre alimentari sul nostro intestino dipendono dalla loro capacità di assorbire e trattenere i liquidi. Ecco perché è raccomandabile introdurre fibre dietetiche insieme ad almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Possiamo individuare due tipi di fibre:
FIBRE SOLUBILI. Con l’acqua formano un gel o massa gelatinosa che distende le pareti dello stomaco, ammorbidendo la consistenza delle feci e agevolandone l’espulsione.
FIBRE INSOLUBILI. Esse sono capaci di assorbire una considerevole quantità di acqua. Questa caratteristica consente a queste fibre di accrescere il volume delle feci, velocizzare la peristalsi intestinale e accorciare il tempo di transito delle feci, migliorando i problemi di stitichezza.
In caso di emorroidi infiammate, sarebbe meglio sospendere
il consumo di alcuni alimenti
Se facciamo fatica a sederci dal dolore e dal bruciore, è opportuno sospendere il consumo di alcuni cibi e bevande che potrebbero peggiorare la nostra situazione. Facciamo alcuni esempi:
CIBI RICCHI DI GRASSI SATURI
Assumere questi cibi provoca un aumento dei livelli di “colesterolo cattivo” LDL (le low-density lipoproteins, cioè lipoproteine a bassa densità). Nel lungo periodo, il colesterolo LDL può depositarsi lungo le pareti vascolari, accelerando possibili processi infiammatori, a tutto svantaggio del sistema cardiovascolare (ricordiamo che le emorroidi sono la manifestazione di un problema circolatorio).
Meglio quindi limitare il consumo di formaggi grassi, condimenti grassi di origine animale come lardo, pancetta, burro, insaccati, carni rosse lavorate, prodotti industriali.
A proposito di formaggio e latticini, di cui abbiamo appena parlato. Approfondendo questo aspetto, è possibile affermare che non è riconosciuta una relazione lineare tra il consumo di prodotti caseari e l’insorgenza di malattia emorroidaria (se mangi formaggio, non ti vengono le emorroidi). Tuttavia, un consumo frequente di formaggi grassi ricchi di grassi saturi può esporre ai problemi circolatori di cui sopra, determinando indirettamente il disturbo emorroidario.
ALIMENTI FRITTI
Utilizzare frequentemente oli e altri condimenti cotti ad alte temperature, consumare alimenti impanati e fritti (spesso nello stesso olio, già usato per più fritture) potrebbe determinare un aumento di peso, con un conseguente rallentamento della circolazione della motilità intestinale, due premesse delle emorroidi.
CIBI MOLTO SALATI
Un consumo eccessivo di sale può provocare danni al sistema cardiovascolare, come per esempio la pressione alta che può promuovere infiammazione e rigonfiamento dei vasi emorroidari, facilitando l’insorgenza del disturbo