Con l’avvicinarsi della fase 3 dettata dalla pandemia per Covid 19, si ipotizza una ripresa quasi totale di tutte le attività produttive e non, che dovranno attenersi alle misure di prevenzione richieste dal Governo.
Oltre all’utilizzo di guanti usa e getta, di mascherine, di disinfettanti e distanza di sicurezza, la sanificazione ambientale sicuramente risulta essere, oltre che obbligatoria, indispensabile per la tutela dei dipendenti, clienti e titolari stessi.
Sanificazione Obbligatoria dei Locali
Dunque il presidente Conte ha detto sì alle nuove aperture, ma con rispetto delle regole imposte dal Governo con l‘ultimo DPCM, queste sono le indicazioni per le attività che da qualche giorno hanno riaperto e per quelle che via via torneranno a “spalancare i battenti”.
Una delle regole più ferree è sicuramente la “sanificazione obbligatoria degli ambienti” e degli impianti di condizionamento.
Prima della riapertura, soprattutto se si sono registrati nell’azienda casi sospetti o accertati di Covid 19, è necessario effettuare una sanificazione straordinaria delle postazioni di lavoro, degli ambienti e delle aree comuni.
Deve essere garantita a fine turno la pulizia e la sanificazione periodica di schermi touch, tastiere, mouse e qualsiasi altro attrezzo manipolato, con detergenti disinfettanti nei reparti produttivi e nei reparti amministrativi.
Ma come effettuare la sanificazione? Che detergenti usare? Quale tipo di sanificazione è più idonea? Quale la più sicura per eliminare definitivamente il virus? Cerchiamo in questo articolo di approfondire l’argomento.
Sanificazione: Quale approccio scegliere?
La sanificazione è sicuramente il passaggio successivo alla pulizia intesa come “l’insieme delle operazioni”, necessarie per l’eliminazione dello sporco visibile, con lavaggio delle superfici quali corpi estranei, polvere, macchie e rifiuti e alla disinfezione intesa come sistema di pulizia profondo per ridurre il livello di carica batterica con microrganismi mediante detergenti disinfettanti.
Per sanificazione invece si intendono tutte quelle operazioni di disinfezione e di pulizia necessarie “a rendere un ambiente sano” per la vita delle persone e per ristabilire un adeguato microclima alterato da virus e batteri.
Diverse le tecniche disponibili per la sanificazione degli ambienti: dal sistema classico con prodotti chimici aggressivi a quello più sostenibile dell’<href=”http://www.purobenessere.it/europromos-testa-il-futuro-delle-sanificazioni-ambientali-anti-covid-19/”>irradiazione con raggi ultravioletti, ma la più consigliata e utilizzata da imprese specializzate è la sanificazione con ozono. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste.
La Sanificazione con Ozono
L’ozono è un gas instabile conosciuto principalmente “per il suo ruolo” nell’equilibrio ecologico, con un notevole potere ossidante; per questo la sanificazione con l’ozono rappresenta la procedura in grado di sterilizzare e disinfettare gli ambienti da qualsiasi batterio e virus, senza lasciare traccia di residui.
Grazie a potenti macchinari, l’ozono viene liberato negli ambienti e “aggredisce i vari composti organici” inattivandoli, ossidandoli ed eliminando definitivamente muffe e funghi, cattivi odori, batteri e virus.
Il gas purifica l’aria e penetra su tutti i tessuti quali tende, cuscini, copriletto, copri divano e moquette, entra nelle pompe di areazione e nei fancoil dei condizionatori, eliminando ogni microrganismo.
Diversi sono i vantaggi della sanificazione con ozono:
- Efficace: sistema certificato con un’alta percentuale di distruzione di virus e batteri;
- Naturale: l’ozono è un elemento naturale, non pericoloso e non modificato;
- Semplice: gli operatori eseguono la procedura in pochi e semplici passaggi;
- Rapido: la procedura impiega circa 45 minuti a locale, ma molto dipende dalla metratura;
- Sicuro: l’ozono non è tossico né infiammabile e restituisce all’ambiente un’aria pura di qualità;
- Ecologico: non vengono utilizzati detergenti e quindi non vengono rilasciate nell’aria sostanze inquinanti;
- Certificato: potente presidio di sanificazione riconosciuto dal Ministero della salute.
Per questa procedura, intesa come “misura di contenimento” del contagio del virus “Covid 19”, è riconosciuto alle attività d’impresa, un credito di imposta per il periodo 2020, nella misura del cinquanta per cento delle spese sostenute per la sanificazione degli attrezzi di lavoro e degli ambienti fino a “20.000 euro”.
E infatti sono nate moltissime ditte che offrono questo servizio che viene effettuato grazie l’ausilio di macchine professionali, come quella che potete vedere sul sito di questa azienda di Roma specializzata in sanificazioni con ozono, in grado di generarlo convertendo l’ossigeno presente all’interno del locale da trattare.
Ma oltre a questo, presenta numerosi vantaggi rispetto alle sanificazioni tradizionali.
I vantaggi della sanificazione con l’ozono
Quali sono i vantaggi della sanificazione ad ozono? Rispetto ai metodi di sanificazione tradizionali permette di risparmiare tempo, denaro e penetra dappertutto, compresi i tessuti della moquette e degli arredi. Ma non solo. Si tratta di una scelta ecologica e sostenibile che non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche per raggiungere l’obiettivo.
L’ozono infatti è un gas naturale composto da 3 molecole di ossigeno legate tra loro, dunque elementi presenti in natura. Dopo aver svolto il suo compito, le 3 molecole si separano e quindi di conseguenza, l’ozono torna ad essere ossigeno, lasciando il locale sanificato pieno di aria pura e profumato.
Essendo un gas, riesce a penetrare anche nei tessuti e nei tendaggi oltre che essere in grado di raggiungere ogni angolo del locale, anche il più nascosto. Questo significa che gli oggetti e gli arredi del locale da sanificare non devono essere spostati. In più viene sanificato ogni tipo di oggetto, dal registratore di cassa al fermacarte, passando per tende, poltrone, scrivanie, pareti e tutte le superfici del locale e degli oggetti in esso presenti.
Il fattore tempo poi non è da sottovalutare. Una sanificazione/igienizzazione con ozono dura al massimo poche decine di minuti, a seconda della grandezza del locale da sanificare, grandezza che deve essere calcolata in metri cubi.
Questa unità di misura deve essere conosciuta anche per stabilire il prezzo della sanificazione, che viene stabilito moltiplicando i metri cubi del locale per il prezzo a metro cubo (qualche decina di centesimi).
Tutte queste caratteristiche, fanno dell’ozono uno dei modi migliori per adempiere alla sanificazione del locale prevista dal DPCM con l’obiettivo di contrastare la pandemia da coronavirus.